Servizi

Supporto psicologico

Il supporto psicologico è un percorso orientato alla comprensione e alla definizione del problema, nonché all’individuazione delle strategie di intervento più adeguate a favorire un cambiamento o la crescita e la realizzazione dell’individuo.
Si tratta di incontri finalizzati a esplorare le difficoltà e il malessere della persona, della coppia o della famiglia, attraverso la definizione e la condivisione con lo psicologo di obiettivi concreti e realistici. In base al tipo di difficoltà emersa, può essere suggerito un successivo percorso di psicoterapia. L’obiettivo della consulenza psicologica è offrire un sostegno concreto, che permetta alla persona di affrontare e gestire le proprie difficoltà in modo più autonomo, valorizzando le proprie risorse personali.
Il supporto psicologico può essere di grande aiuto in diversi momenti della vita, specialmente quando si attraversano situazioni di tensione o conflitto, sia sul piano personale che nelle relazioni di coppia, familiari o lavorative. È utile anche nei periodi di crisi legati a separazioni, lutti, malattie o altri eventi che comportano una forte sofferenza emotiva. Può offrire sostegno e comprensione a chi sperimenta ansia, umore depresso, disturbi del sonno, stress o difficoltà alimentari, così come a chi si trova ad affrontare cambiamenti importanti che suscitano paura, insicurezza o preoccupazione.
Allo stesso modo, risulta indicato quando occorre prendere decisioni significative, come un matrimonio, un trasferimento, una scelta lavorativa o la nascita di un figlio, che richiedono un grande investimento emotivo

Sostegno alla genitorialità

Il sostegno alla genitorialità, conosciuto anche come parent training, rappresenta un vero e proprio percorso di “allenamento” rivolto ai genitori che si trovano in difficoltà nella relazione con i propri figli. Attraverso incontri mirati, la coppia genitoriale può acquisire strumenti utili per migliorare la comunicazione, affinare le proprie competenze educative e imparare a gestire in modo più sereno i comportamenti problematici. Lo scopo principale è promuovere il benessere non solo dei figli, ma di tutta la famiglia, favorendo relazioni più equilibrate, consapevoli e soddisfacenti.

Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica (PCN)

La psicoterapia ha come obiettivo principale quello di stimolare un cambiamento nei modi di fare esperienza della persona che soffre. Il percorso terapeutico prevede l’analisi della storia di vita dell’individuo e la comprensione delle ragioni che hanno portato alla comparsa dei sintomi, attraverso incontri a cadenza settimanale o quindicinale.
Il modello della Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica (PCN) si fonda sull’idea che ogni paziente sia prima di tutto un individuo unico, con una propria storia e un proprio modo di vivere le esperienze. Anche le modalità patologiche non possono essere comprese soltanto classificando i sintomi o ricorrendo a categorie standard, ma devono essere lette alla luce della storia personale. In questo senso, il racconto che la persona porta in terapia diventa uno strumento fondamentale: è attraverso la narrazione di sé che emerge la sofferenza e diventa possibile comprenderla.
Secondo la PCN, il malessere non può essere interpretato solo in termini di sintomi, ma va collocato nel rapporto tra gli eventi concreti che caratterizzano la vita della persona (“spazio d’esperienza”) e i suoi progetti, desideri e prospettive future (“orizzonti d’attesa”). Questo approccio consente al terapeuta di individuare con precisione le aree di difficoltà e di costruire un intervento mirato e personalizzato, modellato sull’unicità della storia di vita di ciascun paziente.

Valutazione neuropsicologica

La valutazione neuropsicologica è un percorso clinico che prevede un colloquio anamnestico approfondito e l’esame delle principali funzioni cognitive – come memoria, attenzione, linguaggio e abilità esecutive – attraverso la somministrazione di test standardizzati.
I risultati ottenuti vengono raccolti in un referto clinico, che presenta in modo chiaro l’andamento delle diverse prove e fornisce un orientamento diagnostico utile alla comprensione delle difficoltà cognitive e comportamentali della persona.
Un’accurata valutazione neuropsicologica permette di delineare in modo preciso il livello di funzionamento cognitivo di una persona, mettendo in evidenza sia le aree che risultano compromesse sia quelle che restano integre. Grazie a questa analisi è possibile comprendere meglio in che modo le difficoltà cognitive si riflettano nella vita quotidiana e nei comportamenti osservati. La valutazione consente inoltre di monitorare nel tempo l’evoluzione dei deficit cognitivi, soprattutto in presenza di patologie neurologiche o degenerative. Infine, la valutazione rappresenta la base per costruire un progetto riabilitativo o di stimolazione cognitiva su misura, mirato da un lato a potenziare le funzioni compromesse e dall’altro a valorizzare quelle conservate, sia a seguito di un danno cerebrale sia in situazioni di decadimento cognitivo.

Stimolazione cognitiva

La stimolazione cognitiva è un intervento rivolto a persone che presentano un deterioramento cognitivo dovuto a patologie neurodegenerative.
L’obiettivo principale è quello di contrastare la progressiva perdita delle abilità residue, stimolando al tempo stesso meccanismi neuronali alternativi in grado di compensare le funzioni compromesse. Questo processo non solo favorisce una maggiore autonomia personale, ma contribuisce anche a migliorare la qualità di vita del paziente. La stimolazione cognitiva aiuta inoltre a rallentare l’evoluzione della malattia e a limitarne le conseguenze, intervenendo anche sugli aspetti emotivi e comportamentali, può infatti ridurre i comportamenti disadattivi, migliorare il tono dell’umore e diminuire la tendenza all’isolamento sociale. Un beneficio indiretto, ma altrettanto importante, riguarda i familiari, che possono vedere alleggerito il proprio carico assistenziale grazie ai progressi e alle maggiori risorse del paziente.

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